LUSSURIA
Quei desideri mai appagati….
Il piacere è come certe droghe medicinali: per ottenere sempre lo stesso risultato bisogna raddoppiare la dose.
Honorè de Balzac
La radice della parola lussuria coincide con quella della parola lusso - che indica una esagerazione - e quella della parola lussazione - che significa deformazione o divisione.
Appare quindi chiaro il significato di lussuria, che designa qualche cosa di esagerato e di parziale. Il lussurioso cioè è portato a concentrarsi solo su alcuni aspetti del partner (il corpo o una parte di questo) che diventano il polo dell'attrazione erotica; tutto il resto è escluso, l'interezza è negata.
Il corpo viene oggettivato e la persona spersonalizzata: le vesti, gli accessori, i gesti, la musica, le luci arrivano ad assumere un'importanza fondamentale poiché devono supplire alla mancanza di un altro tipo di seduzione che scaturisce da un'intesa psicologica e affettiva, oltre che fisica.
La lussuria è quindi una conseguenza di un certo tipo di paura: la paura del confronto con un altro essere umano nel quale è possibile rispecchiarsi. Il lussurioso non si vuole specchiare, non si vuole vedere, non si vuole confrontare. La lussuria è anche una delle manifestazioni più comuni del disagio proprio della nostra società, dove siamo alla continua ricerca di nuove esperienze e nuove emozioni che ci facciano sentire "vivi". Ma è una ricerca irrequieta che spesso ci porta a sentire il vuoto dietro le cose, e a sentire che la vita non trova un suo compimento. E così ad una avventura erotica ne segue un'altra, un'altra e un'altra ancora. Si cerca l'assoluto… ma si rimane inevitabilmente delusi.
Poi capita che la sessualità tradizionale non basti più e così si cerca la novità, una pratica erotica trasgressiva, una avventura con un travestito o un transessuale… I gay spesso sono persone che più delle altre hanno paura del confronto col diverso, e così si cercano qualcuno di "simile" a sé, anche nel sesso.
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